Servizi

Responsabili: Ing. Mauro Tona
Arch. Roberto Cal

LE NOSTRE ATTIVITÀ

Rumore negli ambienti di vita
Nell'ambito della tutela dell'ambiente esterno e abitativo dall'inquinamento acustico, Mastergroup offre servizi a: Enti pubblici, Costruttori Edili, Progettisti (architetti, geometri, ingegneri), Immobiliaristi, Acquirenti di appartamenti (costruiti dopo il '97), Enti pubblici (Comuni, Scuole, Ospedali ecc.), A.t.e.r., ecc...

I progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale devono essere redatti in conformità alle esigenze di tutela dall’inquinamento acustico delle popolazioni interessate.

La Legge Quadro introduce lo stesso tipo di valutazione anche su specifica richiesta dei Comuni, per la realizzazione, modifica e potenziamento di categorie di opere non soggette alla procedura di V.I.A..

Inoltre devono contenere una documentazione di previsione di impatto acustico le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed infrastrutture, nonché le domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive.

E' fatto obbligo di produrre una valutazione previsionale del clima acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti tipologie di insediamenti: scuole e asili nido, ospedali, case di cura e di riposo, parchi pubblici urbani ed extraurbani, nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere di cui al comma 2.

Mastergroup si occupa di:

  • Misurazioni del livello acustico ambientale
  • V.I.A.
  • Progettazione soluzioni di isolamento
  • Relazione di valutazione impatto acustico, clima acustico, valutazione previsionale.
Gli interventi di risanamento acustico sono necessariamente conseguenti alla zonizzazione, in quanto è il non rispetto dei limiti di zona (individuato con la classificazione acustica comunale) a comportare la necessità di definire interventi di mitigazione che nel loro complesso costituiscono “il piano di risanamento acustico”.
 
Gli interventi di mitigazione sono vari, possono riguardare aspetti quali la viabilità, i mezzi di trasporto pubblici sino ai materiali di costruzione.
 
Mastergroup si occupa di:
  • Misurazione del rumore ambientale
  • Studio di interventi di mitigazione
La classificazione in zone "acustiche" del territorio comunale è il primo passo, a livello locale, verso la tutela del territorio dall'inquinamento acustico.
 
Consiste nella classificazione in 6 zone del territorio comunale: da aree particolarmente protette (classe 1) ad aree aree esclusivamente industriali (classe 6), attraverso aree residenziali, commerciali, ad intensa attività umana ecc.; ad ognuna di queste classi corrispondono dei limiti di rumore, diurno e notturno.
 
Mastergroup si occupa di:
  • Misurazioni del rumore ambientale
  • Caratterizzazione acustica del territorio
  • Piani di zonizzazione acustica
Gli edifici devono essere progettati e realizzati nel rispetto dei Requisiti Acustici Passivi, che interessano i componenti (partizioni orizzontali e verticali: pareti esterne, interne, solai...) e gli impianti tecnologici a funzionamento discontinuo (ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici, rubinetteria) e a funzionamento continuo (riscaldamento, condizionamento, aerazione).
 
Mastergroup si occupa:
  • Misure dell'isolamento delle partizioni interne e delle facciate
  • Misure di rumore da calpestio
  • Misure di rumore prodotto dagli impianti
  • Relazioni e Perizie tecnico legali
  • Progettazione soluzioni di isolamento

Rumore negli ambienti di lavoro

Nell'ambito della protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro, prevista dal D.Lgs.81/08,
Mastergroup si occupa di:

- Valutazione rischio-rumore

- Indagini fonometriche strumentali

- Relazioni di valutazione del rischio rumore

- Formazione sul rischio derivante dall'esposizione al rumore

LE NOSTRE ATTIVITA'

ACQUA

  • Conformità al Piano di Tutela delle Acque
  • Compatibilità idraulica

Per scarico si intende qualsiasi immissione effettuata tramite sistema stabile di collettamento che collega il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore (acque superficiali, suolo, sottosuolo, rete fognaria).
L’industria ha quotidianamente bisogno di ingenti quantità di acqua che, una volta usate nel ciclo produttivo o nelle lavorazioni, vengono restituite nell’ambiente spesso con tassi di inquinamento elevati.
Per questo motivo il Dlgs 152/2006 si prefigge come obiettivo la tutela delle acque dall’inquinamento (domestico ed industriale), da un lato obbligando tutti i titolari di scarichi a chiedere l’autorizzazione, e da un altro imponendo dei valori limite a tutti quei parametri (metalli, solventi, oli, batteri ecc.) che, se sversati nell’ambiente in concentrazioni superiori a tali limiti, causerebbero un sicuro inquinamento.
La disciplina degli scarichi presuppone l’obbligo dell’autorizzazione prima della loro attivazione.

L’AUA è un provvedimento abilitativo unico che sostituisce in un unico titolo le seguenti comunicazioni e/o autorizzazioni in materia ambientale:
  • autorizzazione agli scarichi idrici
  • comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera
  • comunicazione o nulla osta sull’impatto acustico
  • autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
  • comunicazioni in materia di rifiuti

ARIA

Per emissione in atmosfera si intende qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell’atmosfera che possa causare inquinamento atmosferico.
In base all’art.269 tutti gli stabilimenti che producono emissioni in atmosfera devono richiedere una autorizzazione.
L’autorizzazione ha una durata di 15 anni e può essere rinnovata. La domanda di rinnovo deve essere presentata 1 anno prima della scadenza.

L’AUA è un provvedimento abilitativo unico che sostituisce in un unico titolo le seguenti comunicazioni e/o autorizzazioni in materia ambientale:
  • autorizzazione agli scarichi idrici
  • comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera
  • comunicazione o nulla osta sull’impatto acustico
  • autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
  • comunicazioni in materia di rifiuti

Rifiuti

  • Iscrizione Albo Gestori Ambientali;
  • Compilazione registri di carico e scarico;

I soggetti che intendono realizzare e gestire un impianto di smaltimento o recupero rifiuti devono presentare apposita domanda all’Ente competente e ottenere specifica autorizzazione.
L’autorizzazione ha una durata di 10 anni ed è rinnovabile. La richiesta di rinnovo deve essere inoltrata almeno 180 giorni prima della scadenza.
Per alcuni tipi di rifiuti e determinate quantità, le attività di smaltimento di rifiuti non pericolosi effettuate dai produttori nei luoghi di produzione e le attività di recupero di cui all’Allegato C del D.Lgs 152/06 possono essere sottoposte a procedure semplificate.

Seguiamo le imprese anche per le pratiche di c

Il Mud è un modello attraverso il quale devono essere denunciati i rifiuti prodotti dalle attività economiche, quelli raccolti dal Comune e quelli smaltiti, avviati al recupero o trasportati nell'anno precedente la dichiarazione.

Le comunicazioni riguardano:

  1. Comunicazione Rifiuti
  2. Comunicazione Veicoli Fuori Uso
  3. Comunicazione Imballaggi
  4. Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
  5. Comunicazione Rifiuti Urbani e Raccolti In Convenzione
  6. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

La Comunicazione Rifiuti deve essere presentata da:

  • Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto dei rifiuti, compreso il trasporto in conto proprio di rifiuti pericolosi;
  • Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi;
  • Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, da abbattimento dei fumi da fosse settiche e reti fognarie;

La Comunicazione Veicoli Fuori Uso deve essere presentata da:

  • Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali (autodemolitori, rottamatori, frantumatori)

La Comunicazione Imballaggi deve essere presentata da:

  • Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti;
  • Sezione Gestori rifiuti di imballaggio: impianti autorizzati a svolgere operazione di gestione, (recupero, smaltimento) di rifiuti di imballaggio.

La Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche deve essere presentata da:

  • Soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.lgs. 49/2014.
  • Centri di raccolta istituiti dai produttori o terzi che agiscono in loro nome ai sensi dell’art.12 del D.lgs. 49/2014.

La Comunicazione Rifiuti Urbani e Raccolti In Convenzione deve essere presentata da:

  • Soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani (ad es. Comuni, Comunità Montane, o altri soggetti ai quali il Comune abbia affidato il servizio)
  • Soggetti che svolgono a titolo professionale l’attività di raccolta e trasporto rifiuti che, per effetto dell’art. 198 D.Lgs 152/2006, si occupano della raccolta di rifiuti urbani conto terzi presso le utenze non domestiche

La Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche deve essere presentata da:

  • Produttori di apparecchiature Elettriche ed Elettroniche iscritti al Registro Nazionale dei produttori di apparecchiature
L’AUA è un provvedimento abilitativo unico che sostituisce in un unico titolo le seguenti comunicazioni e/o autorizzazioni in materia ambientale:
  • autorizzazione agli scarichi idrici
  • comunicazione preventiva per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste
  • autorizzazione alle emissioni in atmosfera
  • comunicazione o nulla osta sull’impatto acustico
  • autorizzazione all’utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura
  • comunicazioni in materia di rifiuti

Indagine per bonifiche di siti contaminati

Predisposizione della documentazione di Indagine preliminare alla Caratterizzazione ai sensi del D. Lgs. 152/2006.

L’art. 240 del titolo V, parte IV del D.Lgs. 152/2006 definisce le concentrazioni soglia di contaminazione (C.S.C.) come i livelli di contaminazione delle matrici ambientali che costituiscono valori al di sopra dei quali e' necessaria la caratterizzazione del sito e l'analisi di rischio sito specifica, come individuati nell'Allegato 5 alla parte quarta dello stesso decreto. Nel caso in cui il sito potenzialmente contaminato sia ubicato in un'area interessata da fenomeni antropici o naturali che abbiano determinato il superamento di una o più concentrazioni soglia di contaminazione, queste ultime si assumono pari al valore di fondo esistente per tutti i parametri superati.
Lo stesso articolo definisce un sito potenzialmente contaminato come un sito nel quale uno o più valori di concentrazione delle sostanze inquinanti rilevati nelle matrici ambientali risultino superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione (CSC), in attesa di espletare le operazioni di caratterizzazione e di analisi di rischio sanitario e ambientale sito specifica, che ne permettano di determinare lo stato o meno di contaminazione sulla base delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).

I criteri da seguire per la caratterizzazione dei siti contaminati sono riportati in Allegato 2 alla Parte IV – Titolo V del D.Lgs 152/2006.

Analisi

  • Analisi qualità dell’aria negli ambienti di lavoro
  • Analisi delle emissioni in atmosfera;
  • Analisi delle acque;
  • Analisi dei terreni;
  • Analisi dei rifiuti;
  • Analisi luxometriche degli ambienti.

Valutazioni ambientali

  • Relazione paesaggistica
  • Valutazione di compatibilità e invarianza idraulica

In ottemperanza all’art. 6 della Direttiva Habitat 92/43/CEE, la V.Inc.A. è la misura tecnico-amministrativa istituita per evitare che nelle ZPS e SIC si verifichi il degrado di habitat naturali e degli habitat di specie, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state designate.

Mastergroup Srl affronta lo studio sulla valutazione d’incidenza dei progetti e degli interventi proposti dal Cliente.

Una V.Inc.a., se ritenuta necessaria, deve essere sviluppata assieme al progetto dell’intervento dal momento che, se si verificano determinate condizioni, la valutazione stessa può decretare la non fattibilità del progetto al fine di salvaguardare gli obiettivi di tutela ambientale.

La Valutazione d'Impatto Ambientale è una procedura tecnico-amministrativa volta a prevedere e valutare l'impatto sull'ambiente di progetti (pubblici o privati) di impianti e/o opere individuati dalla Parte II del D.Lgs. 152/06.

Mastergroup Srl è in grado di affrontare tale iter di valutazione cui devono essere sottoposti non solo i nuovi progetti ma anche le varianti di dimensione rilevante.
La documentazione predisposta sarà poi oggetto di analisi da parte della Commissione VIA.
Mastergroup Srl predispone la necessaria documentazione tecnico-scientifica e fornisce una idonea assistenza nell’iter di approvazione garantendo i dovuti rapporti con l’amministrazione competente e deputata all’approvazione.

Referente: Per. Ind. Gianantonio Posocco

Le nostre attività

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ UNI EN ISO 9001

I motivi che possono spingere un’azienda a dotarsi di un Sistema di Gestione per la Qualità (Es. UNI EN ISO 9001) possono essere molteplici, tutti potenzialmente giustificati, quali:
  • riorganizzare una realtà aziendale che si è ingrandita oltre le aspettative, in breve tempo e che, di conseguenza, può essere carente a livello organizzativo;
  • attestare, attraverso l’intervento di un ente esterno, il proprio livello organizzativo, al fine di aumentare la propria visibilità verso il mercato;
  • conformarsi ai livelli organizzativi della concorrenza;
  • rispondere alle richieste specifiche della propria clientela;
  • accedere a lavori pubblici di una certa consistenza…
  • ecc...

Tutte queste motivazioni non dovrebbero però eclissare ciò che realmente un Sistema di Gestione per la Qualità dovrebbe costituire e, cioè, un modello organizzativo che consenta all’azienda di poter crescere e di essere in grado di reagire ad un mercato sempre più esigente imparando dai propri errori e fissando obiettivi reali e raggiungibili perseguendone costantemente il raggiungimento, in un contesto operativo ben definito e considerando tutti i rischi e le opportunità che sono legate al proprio settore di attività.

SistemI di Gestione INTEGRATI

Il Sistema di Gestione per la Qualità, lo dice il nome stesso, non è da considerarsi né da utilizzarsi, in prima battuta, quale mezzo per attestare la qualità di un prodotto o di una famiglia di prodotti, come talvolta erroneamente si crede, ma piuttosto una sorta di piattaforma organizzativa sulla quale appoggiare altri sistemi di gestione (Es. ISO 14001 – Sistema di Gestione Ambientale; ISO 45001 – Sistema di Gestione per la Sicurezza; ecc.) o nella quale recepire iniziative volontarie o obbligatorie di certificazione di prodotto.

Alla norma ISO 9001 si può delegare la gestione di determinati processi di supporto (es. riesame, audit interni, gestione delle NC, qualifica dei fornitori, gestione della formazione, definizione dei requisiti del cliente, manutenzione infrastrutture, analisi del contesto e dei rischi, ecc.) ed integrare poi, nell’ambito di un sistema allargato, i requisiti specifici di altre norme.

In questo modo la manutenzione di un Sistema di Gestione Integrato diventa più facile ed ordinata.

Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001

Le crescenti pressioni sociali, riguardanti la salvaguardia del pianeta, e la consapevolezza che solo un approccio alle attività produttive e ai prodotti che tenga conto delle esigenze di sostenibilità e di durabilità saranno vincenti nel prossimo futuro, porta sempre più le aziende a valutare la possibilità di dotarsi di un SGA.

Gli aspetti cogenti, prevalentemente sanzionati, trovano in questo Sistema di Gestione una loro collocazione precisa, valutata e continuamente monitorata.

Se implementato, come estensione, su un Sistema di Gestione per la Qualità già a regime, l'impegno in termini di risorse è piuttosto contenuto e può essere completato in tempi ragionevoli e senza pesare troppo sull'organizzazione.

Sistema di Gestione della Sicurezza OHSAS 18001

I costi degli infortuni difficilmente possono essere ponderati, prima che questi accadano. La responsabilità amministrativa delle imprese vede nei Sistemi di Gestione della Sicurezza una metodica per scongiurare il più possibile eventi delittuosi e irreversibili.

Tutti gli aspetti organizzativi dettati dalle direttive sociali vengono recepiti, valutati e continuamente monitorati.

Se implementato, come estensione, su un Sistema di Gestione per la Qualità già a regime, l'impegno in termini di risorse è piuttosto contenuto e può essere completato in tempi ragionevoli e senza pesare troppo sull'organizzazione.

Le nostre attività:

  • Implementazione Sistemi di Gestione (Qualità - Ambiente - Sicurezza)
  • Assistenza in fase di implementazione e supporto esterno per il mantenimento
  • Formazione del personale e aggiornamenti legislativo / normativi

Chi sono gli interessati

Come tali, le norme di processo sono applicabili indipendentemente dal settore merceologico, dal fatto che si tratti di produzione di beni o di servizi, dal tipo di organizzazione produttiva, ed in larga parte dalla stessa dimensione aziendale.

  • Sistemi di Gestione Integrati
Le Direttive Europee, recepite dall’Italia come leggi dello stato, costituiscono precise linee guida finalizzate alla salvaguardia della sicurezza degli ambienti di lavoro. Si suddividono idealmente in Direttive Sociali (es. la Direttiva 89/391/CEE, recepita con il D.Lgs. 626/1994) e Direttive di Prodotto (es. la Direttiva 2006/42/CE, recepita con il D.Lgs. 17/2010 – “Direttiva Macchine” in sicurezza).

Le Direttive Sociali impongono alle aziende di adottare determinate soluzioni ed accorgimenti finalizzati a rendere maggiormente sicuro e salubre il posto di lavoro.

Le Direttive di Prodotto obbligano il produttore a mettere in commercio solo quei prodotti che rispondono ad uno standard minimo di sicurezza, fissato dal rispetto di determinati Requisiti Essenziali di Salute e Sicurezza (RESS). Il rispetto di tali requisiti, ottenuto sostanzialmente tramite l’applicazione di norme armonizzate, di tipo volontario o obbligatorie, viene formalizzato attraverso l’applicazione della Marcatura CE e il rilascio di una Dichiarazione CE di Conformità.

L’operazione di Marcatura può essere effettuata direttamente dal produttore o subordinata a prove e controlli da parte di Organismi Notificati dalla Comunità Europea, a seconda dei mandati del CEN, nel particolare settore produttivo, che definiscono lo schema di marcatura da applicare a seconda del grado di pericolosità del prodotto da certificare.

Tutti gli schemi di attestazione, a prescindere dal ricorso o meno ad enti esterni, prevedono che il produttore metta sotto controllo il proprio ciclo produttivo tramite un Factory Production Control (FPC), un Sistema di Controllo della Produzione che consenta di assicurare, per tutti i prodotti fabbricati ed immessi sul mercato, l’aderenza continuativa alle norme applicabili.

La Direttiva Europea più estesa e che contiene il maggior numero di norme obbligatorie è la CPD – Direttiva Prodotti da Costruzione (89/106/CEE), che regolamenta l’immissione sul mercato di tutti quei prodotti, dal cemento fino al serramento, che vanno a costituire le costruzioni, sia ad uso industriale/commerciale che civile. Questa direttiva è stata recentemente abrogata dal Regolamento 305/2011/UE che prevede diversi percorsi certificativi, con entrata in vigore differenziata.
  • Documentazione Tecnica

Referente: Dott. Luigi Tonellato (membro FCSI

Le nostre attività

La ristorazione collettiva

Settore di nicchia, ma ad elevatissima specializzazione è la progettazione completa e realizzazione degli impianti di produzione e di distribuzione legati alla Ristorazione per alberghi – ospedali – mense ed in modo particolare alla Ristorazione Aziendale.

Ogni impianto, pur avendo basi in comune si differenzia in maniera notevole. Gli elementi alla base dello studio sono a titolo di esempio:

  • l'individuazione del servizio in funzione del destinatario (target),
  • la definizione del tipo di menu che si intende preparare,
  • la tipologia e la frequenza di approvvigionamento delle merci da cui segue l'uso di eventuali tecnologie di cottura, abbattimento e conservazione temporanea;
  • le modalità di distribuzione: la scelta del modello a free flow - in alternativa al classico self-service che obbliga i commensali ad un percorso comune e dove l'incertezza di una scelta penalizza l'intera fila – consente agli utenti di muoversi liberamente e con maggior gratificazione nell'intera area di distribuzione e di dirigersi verso i punti interessati in cui spesso si ha il completamento della preparazione (front cooking), con possibile personalizzazione, del piatto richiesto.

Attenzione alle risorse umane

Salute e sostenibilità per i dipendenti: Il ristorante aziendale punta su un menù mediterraneo di qualità somministrato in un ambiente pensato in funzione del piacere e del comfort di chi lo frequenta, ma anche del risparmio energetico e della riduzione degli scarti.

LA PAUSA PRANZO

La pausa pranzo in azienda è un momento di relax per il lavoratore che si permette una piacevole distrazione prima di riprendere il ritmo lavorativo. Ecco dunque l'importanza di un menu di qualità somministrato in un ambiente pensato in funzione del piacere e del comfort di chi lo frequenta.

Attenzione PER L'ambiente

La qualità del servizio viene perseguita anche attraverso una particolare attenzione agli spazi in cui i pasti vengono consumati: con riduzione del riverbero acustico, eliminazione dei fumi e degli odori in sala, miglioramento del sistema di illuminazione, utilizzo di tavoli e sedie ergonomici e utilizzo di colori caldi per gli elementi di arredo.

Particolare attenzione è dedicata al risparmio energetico con utilizzo di attrezzature d'avanguardia dotate di sistema di auto controllo e regolazione con taglio dei picchi di consumo, utilizzo di impianto di raccolta vassoi automatico e impianto di lavaggio – igienizzazione con l'eliminazione della tovaglietta di carta.

Mense da noi progettate hanno ricevuto ambiti riconoscimenti in materia.

PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE E CONSUMO DEI PASTI - LA PROGETTAZIONE

La progettazione riguarda:

  • la cucina, lo stoccaggio merci, il dimensionamento delle celle frigo e dei gruppi frigo, le aree di lavorazione, le preparazioni delle carni bianche / rosse e pesce, la preparazione di ortofrutta, la preparazione piatti freddi, la cottura, il lay-out, gli spazi e i percorsi. Fondamentale importanza è dedicata alla scelta delle attrezzature e delle tecnologie;
  • il lavaggio pentole, il lavaggio stoviglie, i sistemi di raccolta e trasporto vassoi, il ritiro manuale, con carrelli o con nastro automatico, il dimensionamento dei cestelli e delle macchine.
  • la distribuzione dei pasti con calcolo dei flussi e degli spazi, il free flow, le isole;
  • gli impianti di aspirazione - le cappe a sola aspirazione, o con reintegro, a compensazione, oppure il soffitto aspirante – il loro dimensionamento con determinazione delle portate d'aria con particolare attenzione al risparmio e al recupero energetico, con riferimento alle apparecchiature usate, alle superfici cappe e alla volumetria ambiente;
  • la sala di consumo con l'obiettivo di assicurare agli utenti un alto livello di comfort e di relax;
  • gli impianti generali per la produzione del caldo, del freddo, dell’acqua calda sanitaria, l’addolcimento dell'acqua, la climatizzazione dei locali, il controllo delle temperature nelle zone preparazioni.

Tutta la progettazione, su richiesta, è conforme ai Requisiti Generali e Specifiche Prestazionali per la Certificazione LEED.

Mastergroup oltre alla progettazione segue la Direzione Lavori e l'espletamento dell'iter autorizzativo in un percorso “chiavi in mano” a costo omnicomprensivo e accuratamente preventivato senza sorprese.

Su richiesta viene fornito il GENERAL CONTRACTOR.

Referenze

I principali lavori eseguiti sono

EniServizi S.p.a. - Società di Eni che opera nel settore della fornitura di servizi.

  • Ristorante aziendale da 2.200 pasti – Secondo palazzo uffici San Donato Milanese
  • Ristorante aziendale da 800 pasti - Via Laurentina – Roma
Saipem S.p.A. - Società per azioni facente parte del gruppo ENI.

  • Ristorante aziendale da 2.000 pasti - Terzo palazzo Uffici San Donato Milanese
  • Cucina produzione da 700 pasti - Fano
Versalis - Società chimica  soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Eni S.p.A.

  • Ristorante aziendale da 500 pasti – Stabilimento di Sarroch (Ca)

Syndial S.p.A. - Attività Diversificate – società facente parte del gruppo ENI.

  • Ristorante aziendale da 500 pasti – Stabilimento di Brindisi.
Salvatore Ferragamo S.p.a. - Settore della moda

  • Ristorante aziendale da 800 pasti – Stabilimento e Uffici via Mercalli Sesto Fiorentino

Comune Giavera del Montello (TV)

  • Centro cottura da 700 pasti per ristorazione collettiva.
 
 

Progettazione Mense e Cucine

  • Studio e sviluppo dei disegni esecutivi in autocad per la realizzazione di una cucina centralizzata, polifunzionale alle diverse tipologie di produzione e servizio in linea con i parametri che regolano i flussi e i percorsi con marcia in avanti secondo le indicazioni HACCP;
  • Studio della logistica dei flussi di produzione, servizio e stoccaggio con definizione dei percorsi ottimali per l’applicazione delle moderne metodologie di produzione e distribuzione;
  • Stesura dell’abaco delle attrezzature neutre e tecnologicamente avanzate da inserire, con relative specifiche tecniche per ottimizzare i ritmi di produzione e servizio e consumi energetici.
  • Stesura dell’abaco delle attrezzature minute necessarie alla dotazione dei reparti cucina sala e bar

La centralizzazione delle attività di produzione consente di ottenere delle rese importanti ai fini economici e di standardizzare la qualità dei cibi e dei servizi e della sicurezza.

  • Piani di autocontrollo H.A.C.C.P.
  • Procedure Qualità e Igiene
  • Campionamenti e Analisi
  • Menù e Diete
  • Formazione:
    • ai sensi del Reg CE 852/2004, Allegato II, Cap. XII (come ribadito da Regione Veneto, dopo approvazione L.R. 2/2013)
    • per il territorio dell’Azienda ULSS 2 “Marca trevigiana” come da progetto di semplificazione del sistema di autocontrollo nelle microimprese del settore alimentare

Soggetti interessati:

Enti Pubblici:

  • Comune (mense di scuole, asili)
  • Ospedali
  • Case di riposo
  • ...

Privati: 

  • Società di gestione
  • Aziende alimentari in genere (Catering, Aziende vinicole, Distillerie, ecc.)
  • GDO
  • Panifici, Pasticcerie
  • Macellerie, Pescherie
  • Ristoranti, Pizzerie, Gastronomie, Gelaterie, Bar, Pub
  • Venditori ambulanti di prodotti alimentari, Pro Loco
  • ...

Legislazione di riferimento:

La presente sezione e le informazioni presenti si basano su quanto previsto dal

  • Reg CE 852/2004 e s.m.i.
  • Reg CE 178/2002
  • Reg UE 1169/2011
  • L.R. Veneto n.2/2013
  • D.G.R. Veneto 1663/2018 (Linee di indirizzo per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica)
  • D.G.R. Veneto 1556/2020 (Linee di indirizzo per la ristorazione nelle Strutture residenziali extra-ospedaliere)

LE NOSTRE ATTIVITÀ

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008)

Il Testo Unico sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro garantisce la tutela dei lavoratori attraverso una serie di azioni mirate che coinvolgono tutti i livelli della realtà azioendale. Mastergroup offre servizi  di consulenza atti a rispondere agli obblighi del D.Lgs. 81/08.

  • Audit documenti di sicurezza
  • Documento di Valutazione dei rischi (art. 28 D.Lgs. 81/2008)
  • Procedura contratti d’appalto, d'opera e somministrazione, DUVRI (art. 26 D.Lgs. 81/2008)
  • Piano di emergenza antincendio, planimetrie di emergenza
  • Implementazione del Sistema Gestione della Sicurezza e Salute sul lavoro - SGSL
  • Contratto assistenza annuale e supporto al Datore di Lavoro
  • Cave (D.Lgs.624/96)
  • Valutazione dei rischio incendio
  • Valutazione del rischio attrezzature
  • Valutazione del rischio movimentazione manuale dei carichi
  • Valutazione delle postazioni al videoterminale
  • Valutazione del rischio da rumore
  • Valutazione rischio vibrazioni meccaniche
  • Valutazione rischio esposizione a campi elettromagnetici
  • Valutazione rischio esposizione a radiazioni ottiche artificiali
  • Valutazione rischio atmosfere esplosive (ATEX)
  • Valutazione del rischio chimico
  • Valutazione del rischio esposizione ad agenti cancerogeni
  • Valutazione del rischio stress lavoro-correlato
  • Indagine ambientale dei microinquinanti aerodispersi (polveri, nebbie oleose, solventi, fumi di saldatura) con relazione di tecnica e calcolo della esposizione professionale.
  • Sviluppo P.S.C. Piano di Sicurezza e di Coordinamento
  • Sviluppo P.O.S. Piano Operativo di Sicurezza
  • Responsabile del Servizio di prevenzione e Protezione esterno (RSPP)
  • Coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione dei lavori (CSP)
  • Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (CSE)

Direttiva Macchine

 

  • Analisi dei Rischi
  • Allestimento Dossier Tecnico della costruzione
  • Manuali d'uso e manutenzione

LE NOSTRE ATTIVITA'

  • Valutazione rischio incendio DM. 10.03.1998
  • Formazione addetti antincendio – rischio basso – medio – elevato DM. 10.03.1998
  • Prove pratica sversamento su suolo
  • Elaborazione Piani di Emergenza e procedure e elaborati grafici
  • Programmazione, esecuzione simulazioni di emergenza
  • Formazione del personale su piano emergenza e rischio incendio
  • Progetto segnaletica di sicurezza aziendale
  • Formazione e Informazione tenuta Registro dei Controlli e Manutenzioni personalizzato
 

PREVENZIONE INCENDI

  • Pratica per il conseguimento del Certificato di Prevenzione Incendi
  • Certificazioni e sopralluoghi di verifica
  • Valutazioni del rischio incendio
  • Parere di conformità – Progetto D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151
  • Progetto impianti attivi antincendio
  • Calcolo del carico d'incendio DM. 09.03.2007
  • impianto idrico antincendio DM 37/08
  • impianto evacuazione fumi e calore
  • impianto rilevazione e allarme incendio
  • impianto illuminazione di emergenza
  • impianti spegnimento automatico
  • Progetto di Deroga a punti specifici delle norme di Prevenzione Incendi
  • Predisposizione Capitolati Prestazionali e Computi metrici
  • Progetto protezioni passive
    • Pareti composite
    • Strutture portanti
  • Restituzione grafica Impianti realizzati
  • Richiesta Certificato di Prevenzione Incendi
  • Certificazioni impianti e strutture
  • Misure di porta e pressione impianti idrici anrtincendio
  • Richiesta rinnovo Certificato di Prevenzione Incendi
  • Perizia giurata attestante la funzionalità delle protezioni attive antincendio
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